dipendenti di un'azienda che mostrano engagement e benessere

Engagement e benessere: cosa accade nel mondo del lavoro

 

Nel 2024, la salute mentale e l’engagement dei lavoratori sono diventati temi centrali per le aziende di tutto il mondo. Il report State of the Global Workplace 2024 di Gallup, che ha coinvolto migliaia di lavoratori a livello globale, fornisce una panoramica esaustiva sullo stato di salute psichica dei dipendenti e sugli impatti che questa ha sulle performance aziendali. 

 

La situazione globale 

Il report di Gallup evidenzia alcune principali tendenze che caratterizzano la salute mentale dei lavoratori a livello globale: 

Dinamismo del mercato del lavoro: nei paesi con mercati del lavoro più dinamici, si registra una percentuale inferiore di lavoratori infelici. Questo perché i lavoratori percepiscono maggiori opportunità di crescita e miglioramento professionale, con una conseguente minore tendenza a lasciare il proprio impiego rispetto ai paesi con mercati meno flessibili. 

Solitudine sul posto di lavoro: il 20% dei dipendenti a livello globale riferisce di sentirsi solo quotidianamente. Il problema è particolarmente acuto tra i lavoratori completamente da remoto (25%) rispetto a quelli che lavorano in presenza (16%). 

Importanza dell’engagement: in situazioni economiche difficili, l’engagement dei dipendenti diventa un fattore decisivo. Solo il 23% dei lavoratori globali si dichiara attivamente ingaggiato nel proprio lavoro, con un incremento minimo rispetto all’anno precedente. Tuttavia, un maggiore engagement è strettamente correlato a performance aziendali migliori. 

Politiche strutturate per il benessere: nei paesi dove il benessere dei lavoratori è una priorità, l’engagement è favorito da politiche nazionali del lavoro ben strutturate. In questi contesti, la riduzione dello stress è più evidente, grazie alla presenza di leggi a protezione dei salari e della sicurezza sul lavoro.

 

Il caso dell’Italia 

In Italia, la situazione appare particolarmente critica rispetto ad altri paesi europei. Solo l’8% dei lavoratori è attivamente coinvolto nel proprio lavoro, collocando il paese tra gli ultimi in Europa. Altri dati significativi includono: 

  • Stress: il 46% dei lavoratori italiani riporta livelli significativi di stress, una delle percentuali più alte in Europa. 
  • Ricerca di un nuovo lavoro: il 41% dei lavoratori italiani è attivamente alla ricerca di nuove opportunità professionali o tiene d’occhio il mercato del lavoro, posizionando l’Italia al secondo posto in Europa per questa statistica. 

Questi numeri evidenziano una diffusa insoddisfazione, che contribuisce al fenomeno noto come “quiet quitting”, in cui i lavoratori mantengono il loro impiego senza però impegnarsi attivamente.

 

Come migliorare il coinvolgimento dei dipendenti 

Per affrontare questi problemi, le aziende possono adottare diverse strategie per migliorare l’engagement e il benessere mentale dei dipendenti: 

Chiedere direttamente ai lavoratori: l’analisi del clima organizzativo è un ottimo strumento per identificare le cause della demotivazione e comprendere meglio le esigenze dei dipendenti. Raccogliere i feedback permette di intervenire in modo mirato.

Rafforzare la comunicazione dell’Employee Value Proposition: le aziende spesso mettono in atto politiche di reward che però non vengono percepite pienamente dai lavoratori. Una migliore comunicazione sui benefit offerti, soprattutto quelli non monetari, può fare la differenza.

Focus sugli “intangibile”: elementi come le relazioni interpersonali, il work-life balance e le opportunità di sviluppo professionale sono aspetti cruciali per il benessere quotidiano dei lavoratori. Questi fattori, se gestiti correttamente, possono compensare eventuali carenze in termini di retribuzione o condizioni lavorative.

 

Il ruolo del management 

Un aspetto chiave del report riguarda il ruolo dei manager nel determinare il livello di engagement dei dipendenti. I manager sono responsabili del 70% della variazione dell’engagement tra i lavoratori.

Le organizzazioni con una gestione efficace hanno il doppio delle probabilità di avere dipendenti attivamente ingaggiati. Inoltre, i lavoratori che operano in ambienti con cattiva gestione sono esposti a livelli di stress quasi del 60% superiori rispetto a chi lavora in contesti gestiti in modo ottimale.

 

Il benessere dei lavoratori più giovani 

Un aspetto preoccupante emerso dal State of the Global Workplace 2024 riguarda il benessere dei lavoratori sotto i 35 anni.

Nel 2023, la percentuale di giovani soddisfatti della propria vita è scesa dal 35% al 34%. Questo riflette le difficoltà che i giovani affrontano nel mondo del lavoro contemporaneo, tra cui aspettative di carriera elevate che si scontrano con un mercato del lavoro incerto e limitate opportunità di crescita. Inoltre, molti giovani lavoratori si trovano in condizioni di precarietà occupazionale, con contratti a breve termine e minore sicurezza lavorativa, fattori che contribuiscono ad aumentare ansia e incertezza sul futuro.

L’aumento dell’uso delle tecnologie digitali ha portato a un sovraccarico di connessione, che rende difficile separare la vita personale da quella lavorativa, soprattutto per chi lavora da remoto. Questo, unito al senso di isolamento, ha amplificato i livelli di stress tra i giovani.

Per migliorare il loro benessere, le aziende devono offrire supporto concreto, come programmi di crescita professionale chiari, ambienti di lavoro che promuovano l’equilibrio vita-lavoro e maggiore attenzione alle esigenze dei lavoratori più giovani.

 

Conclusioni 

Il report State of the Global Workplace 2024 sottolinea l’urgenza di affrontare la questione del benessere lavorativo e della salute mentale. Le aziende che investiranno in politiche a supporto dei dipendenti e che riusciranno a creare ambienti di lavoro più sani e coinvolgenti non solo miglioreranno la qualità della vita dei loro lavoratori, ma otterranno anche benefici tangibili in termini di performance e produttività.