Employer Branding e Recruitment Marketing: strategie a confronto
Scritto da Laetitia De Gaetanis
Migliorare la reputazione dell’azienda come datore di lavoro e aumentare l’attrattività della stessa agli occhi dei potenziali candidati sono obiettivi fondamentali per le organizzazioni che desiderano competere efficacemente nel mercato del lavoro odierno. Due strategie chiave che si concentrano su questi aspetti sono l’Employer Branding e il Recruitment Marketing. Seppur siano due termini spesso utilizzati intercambiabilmente, si tratta, in realtà, di due facce diverse della stessa medaglia.
Prima di evidenziare le differenze tra queste strategie, è importante sottolineare che entrambe fanno riferimento e riguardano l’Employer Brand dell’azienda, ovvero la sua reputazione come datore di lavoro.
Employer Branding
L’Employer Branding rappresenta il processo di creazione e mantenimento della reputazione dell’azienda come datore di lavoro, tra i potenziali candidati, i dipendenti attuali e gli altri stakeholder. L’obiettivo è, quindi, quello di creare una percezione positiva dell’azienda, agendo sulla cultura, sui valori, sulla missione e sulla visione aziendale.
L’Employer Branding mira a definire e successivamente comunicare diversi aspetti chiave dell’Employer Brand dell’azienda, tra cui l’Employer Value Proposition e il Candidate Persona. La comunicazione dei valori aziendali, l’offerta di un ambiente di lavoro stimolante e inclusivo, la promozione di opportunità di crescita professionale, la trasparenza nella gestione delle risorse umane e la valorizzazione delle testimonianze dei dipendenti soddisfatti, sono solo alcuni degli elementi che contribuiscono a sviluppare una buona strategia di Employer Branding.
Recruitment Marketing
Il Recruitment Marketing si concentra sulla promozione dell’Employer Brand e delle specifiche opportunità di lavoro all’interno dell’azienda.
In questo caso, l’obiettivo è attirare candidati qualificati per le posizioni aperte. Attraverso l’utilizzo di diversi canali di comunicazione, come i social media, il sito web aziendale, le bacheche del lavoro e la partecipazione a fiere del lavoro, il Recruitment Marketing punta a creare consapevolezza e interesse tra i potenziali candidati e a promuovere le opportunità di lavoro.
Una buona strategia di Recruitment Marketing permette di attrarre individui altamente competenti e motivati, migliorando anche la candidate experience. Inoltre, un altro vantaggio, è quello di sviluppare una rete di professionisti qualificati, motivati e in sintonia con le pratiche e i valori dell’azienda, che possa essere consultata in prima istanza per soddisfare le esigenze di personale e competenze.
Differenze e sinergie
Il Recruitment Marketing è dinamico e in continuo mutamento, in quanto si adatta ai cambiamenti del mercato, ai nuovi mezzi comunicazione e alle tendenze inerenti alla creazione e condivisione dei contenuti. Al contrario l’Employer Branding è più stabile e costante, in quanto si fonda su principi fondamentali ed è strettamente legato all’identità aziendale.
Si tratta, in conclusione, di due strategie complementari ma ben distinte, utili a migliorare la reputazione dell’azienda come datore di lavoro e attrarre i candidati giusti. Utilizzandole entrambe in modo sinergico, l’azienda può agire sulla propria reputazione, sulla percezione esterna, cercando di aumentare la propria attrattività e raggiugere i candidati più adatti alla realtà aziendale.
Migliorare la reputazione dell’azienda come datore di lavoro e aumentare l’attrattività della stessa agli occhi dei potenziali candidati sono obiettivi fondamentali per le organizzazioni che desiderano competere efficacemente nel mercato del lavoro odierno. Due strategie chiave che si concentrano su questi aspetti sono l’Employer Branding e il Recruitment Marketing. Seppur siano due termini spesso utilizzati intercambiabilmente, si tratta, in realtà, di due facce diverse della stessa medaglia.
Prima di evidenziare le differenze tra queste strategie, è importante sottolineare che entrambe fanno riferimento e riguardano l’Employer Brand dell’azienda, ovvero la sua reputazione come datore di lavoro.
Employer Branding
L’Employer Branding rappresenta il processo di creazione e mantenimento della reputazione dell’azienda come datore di lavoro, tra i potenziali candidati, i dipendenti attuali e gli altri stakeholder. L’obiettivo è, quindi, quello di creare una percezione positiva dell’azienda, agendo sulla cultura, sui valori, sulla missione e sulla visione aziendale.
L’Employer Branding mira a definire e successivamente comunicare diversi aspetti chiave dell’Employer Brand dell’azienda, tra cui l’Employer Value Proposition e il Candidate Persona. La comunicazione dei valori aziendali, l’offerta di un ambiente di lavoro stimolante e inclusivo, la promozione di opportunità di crescita professionale, la trasparenza nella gestione delle risorse umane e la valorizzazione delle testimonianze dei dipendenti soddisfatti, sono solo alcuni degli elementi che contribuiscono a sviluppare una buona strategia di Employer Branding.
Recruitment Marketing
Il Recruitment Marketing si concentra sulla promozione dell’Employer Brand e delle specifiche opportunità di lavoro all’interno dell’azienda.
In questo caso, l’obiettivo è attirare candidati qualificati per le posizioni aperte. Attraverso l’utilizzo di diversi canali di comunicazione, come i social media, il sito web aziendale, le bacheche del lavoro e la partecipazione a fiere del lavoro, il Recruitment Marketing punta a creare consapevolezza e interesse tra i potenziali candidati e a promuovere le opportunità di lavoro.
Una buona strategia di Recruitment Marketing permette di attrarre individui altamente competenti e motivati, migliorando anche la candidate experience. Inoltre, un altro vantaggio, è quello di sviluppare una rete di professionisti qualificati, motivati e in sintonia con le pratiche e i valori dell’azienda, che possa essere consultata in prima istanza per soddisfare le esigenze di personale e competenze.
Differenze e sinergie
Il Recruitment Marketing è dinamico e in continuo mutamento, in quanto si adatta ai cambiamenti del mercato, ai nuovi mezzi comunicazione e alle tendenze inerenti alla creazione e condivisione dei contenuti. Al contrario l’Employer Branding è più stabile e costante, in quanto si fonda su principi fondamentali ed è strettamente legato all’identità aziendale.
Si tratta, in conclusione, di due strategie complementari ma ben distinte, utili a migliorare la reputazione dell’azienda come datore di lavoro e attrarre i candidati giusti. Utilizzandole entrambe in modo sinergico, l’azienda può agire sulla propria reputazione, sulla percezione esterna, cercando di aumentare la propria attrattività e raggiugere i candidati più adatti alla realtà aziendale.