Una ragazza della GenZ che lavora in smartworking da casa

GenZ: riscoprire il lavoro in un mondo capovolto

Scritto da Andrea Giustetto, Gabriele Marongiu e Aurora Piantedosi

 

Benvenuti nella nuova e audace era della Generazione Z, in cui il percorso convenzionale del lavoro viene sconvolto e le stesse regole che lo governano vengono riscritte. Essendo la generazione più giovane a entrare nella forza lavoro, la GenZ si trova ad affrontare il formidabile compito di adattarsi a un mercato del lavoro in continua evoluzione. 

 

Carriera a prova di futuro 

Sono finiti i tempi in cui la stabilità e le traiettorie di carriera prevedibili erano la norma. La Generazione Z deve dire addio al comfort dell’azienda familiare e abbracciare la vivace gig economy, dove regnano sovrani il lavoro a chiamata, il freelance, il lavoro a distanza e i contratti a breve termine. È un mondo dinamico, dove l’adattabilità è la nuova moneta e la stabilità è un lusso che solo pochi fortunati possono permettersi. 

I lavori del futuro saranno caratterizzati da automazione, intelligenza artificiale e tecnologie emergenti. In mezzo a questo caos trasformativo, emergeranno nuove opportunità che richiederanno una serie di competenze specifiche. La generazione Z deve dotarsi di alfabetizzazione digitale, creatività, adattabilità e un’insaziabile sete di apprendimento continuo. 

Nel contesto delle tecnologie emergenti, come l’intelligenza artificiale (IA), l’apprendimento automatico (machine learning) e l’Internet of Things (IoT), si stanno aprendo nuovi orizzonti professionali. Settori come la robotica, la cybersecurity, la realtà virtuale e aumentata, la biotecnologia e l’energia sostenibile offrono opportunità di carriera promettenti. Ad esempio, i professionisti in ambito di cybersecurity saranno sempre più richiesti per proteggere le organizzazioni da minacce informatiche sempre più sofisticate. Allo stesso tempo, esperti di realtà virtuale e aumentata saranno necessari per sviluppare esperienze immersive e interattive in settori come l’educazione, il turismo e l’intrattenimento.

Inoltre, la trasformazione digitale sta ridefinendo molti settori tradizionali, come il marketing e le vendite, la finanza e la gestione delle risorse umane. L’analisi dei dati, la gestione dei social media, il marketing digitale e l’automazione dei processi aziendali sono competenze richieste per affrontare le sfide di un mercato in continua evoluzione.

 

L’ascesa delle carriere non tradizionali 

Recenti studi hanno messo in luce un notevole cambiamento nel panorama occupazionale. I percorsi di carriera convenzionali vengono eclissati da ruoli non convenzionali. Dagli Influencer, ai produttori di podcast, dai Data Analyst, agli allenatori sportivi, la GenZ sta ridefinendo la nozione stessa di successo e sta forgiando nuovi percorsi in territori inesplorati.  

“Entro il 2030, i giovani di oggi faranno un lavoro che per il momento ancora non esiste, poiché l’85% dei posti di lavoro che esisteranno nel 2030 non è stato ancora inventato”.
Questa la proiezione di un gruppo di ricerca, lInstitute for the Future (IFTF), fatta nel 2017 quando la pandemia era ancora lontana e il mondo di oggi era completamente diverso da come lo conosciamo. 

In un’epoca in cui le informazioni sono a portata di mano, perché sprecare tempo prezioso con la memorizzazione? 

La generazione Z deve liberarsi dalle catene dell’apprendimento tradizionale e abbracciare una cultura dell’innovazione. Non si tratta più di quante conoscenze si possiedono, ma piuttosto di quanto queste possano essere applicate in modo creativo, originale ed efficace. La capacità di adattarsi rapidamente, di acquisire nuovi strumenti e tecnologie e di pensare in modo critico sarà fondamentale in questo panorama in continua evoluzione. 

Dato il cambiamento sismico in atto nel mercato del lavoro, è giunto il momento di mettere in discussione l’efficacia del nostro sistema educativo tradizionale. Bisogna continuare a enfatizzare programmi di studio spesso obsoleti o è il momento di orientarsi verso un approccio più flessibile e basato sulle competenze? Forse è giunto il momento di promuovere la creatività, lo spirito imprenditoriale e le competenze tecnologiche fin da giovani. Solo così potremo preparare adeguatamente la Generazione Z e le Generazioni future a conquistare l’enigmatico mondo del lavoro con incrollabile fiducia.